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IL CONSAPEVOLE
TUTTI I NUMERI
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Crediamo nella
forza e nell’efficienza di donne e uomini, di piccole
imprese e di comunità che agiscono localmente, ma
che possono anche unirsi, per pensare globalmente, e condurre
il cambiamento economico verso nuovi modelli culturali,
sociali e politici, che mettono al centro l’essere
umano e lo sviluppo equilibrato di tutte le sue potenzialità
fisiche, intellettive e spirituali.
Vogliamo essere un punto
di riferimento per quelle realtà di economia solidale
che sono riuscite a prosperare agendo in base a valori positivi,
senza comportamenti irresponsabili, producendo progresso
per se stessi e nell’ambiente in cui operano. L’onesta,
trasparenza, fiducia, relazioni umane, rispetto per il sociale
e l’ambiente sono valori in espansione e da spingere
verso altri spazi e contesti non ancora raggiunti. In questo
modo confidiamo che si possa collaborare per costruire una
rete al fine di collegare finanza, imprenditoria, sindacati,
cooperative, associazioni, enti pubblici o privati, gruppi
e singole persone impegnante a costruire un mondo giusto,
equo e di pace. |
Rivista
Trimestrale
Il
Consapevole - n. 14 Rivista
Trimestrale |
Macro
Edizioni ISBN:
9771825394001 Prezzo € 6,00
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su Macrolibrarsi Appunti
di Ecologia per la Mente
Che cosa ci viene in mente se pensiamo alla parola
“inquinamento”? Inquinamento dell’aria,
dei fiumi, dei mari, ghiacciai che si sciolgono
e foreste che scompaiono, città irrespirabili:
il pianeta che muore.
Eppure c’è un inquinamento più
sottile e subdolo, i cui effetti sono meno riconoscibili,
ma ancora più drastici: è l’inquinamento
mentale. Non sono la co2, le nanoparticelle, i
gas di scarico, i furani e il mercurio ad inquinarci
il cervello, ma i messaggi pubblicitari, i telegiornali,
il quaquaraqua della politica.
Perché non pensiamo all’inquinamento
del nostro cervello e cominciamo a porvi rimedio?
Praticare un po’ di ecologia mentale non
è difficile e può avere risultati
strabilianti. Possiamo iniziare da qualche piccola
mossa strategica: se ho ancora la televisione
in casa posso pensare di liberarmene e di passare
le mie serate leggendo libri…
Leggi l’articolo nella sua forma integrale
sul Consapevole 14!
Cosa troverai sul CONSAPEVOLE 14?
Eccoti una breve anteprima!
SOCIETA’
Europa? Una realtà sub-economica e valutaria
Oliviero Beha a colloquio con Sonia Toni
L’Europa dei trasporti affonda nel cemento
di Marco Cedolin
L’Europa che ci impone la grandezza dei
piselli, che limita la produzione di latte e che
decide le modalità attraverso le quali
si devono stagionare i prosciutti, pensa anche
a 30 bei progetti di infrastrutture dedicate ai
trasporti. Ferrovie, alta velocità, autostrade
all’insegna – secondo loro –
della sostenibilità…
ECONOMIA
Quando il raggiungimento della democrazia passa
attraverso la riforma monetaria
di Marco Della Luna
Carattere, istinto e sano scetticismo
Sistema bancario e risparmio gestito: come si
difende il risparmiatore?
Intervista a Beppe Scienza – autore de “La
pensione tradita”
Multinazionale fa rima con ambientale?
Business ambientale: ricchi profitti e faccia
pulita
di Saverio Pipitone
DECRESCITA
Dove non c’è niente c’è
tutto
La decrescita tra città e campagna
di Valerio Pignatta
Dove “non c'è niente” c'è
proprio quello che manca e che non ci potrà
mai essere in una città: il mondo nella
sua dimensione reale. La natura così com'è
da milioni di anni. Un ritmo regolare e fisiologico.
Un'essenzialità che difficilmente deborda
nel superfluo.
Che cos’è la decrescita, di cui tanto
spesso sentiamo parlare?
Ce lo racconta chi la decrescita la vive ogni
giorno, in prima persona.
Dalla penna di Valerio Pignatta un pezzo straordinario,
vivo, vibrante: da non perdere.
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Rivista
Bimestrale Il
Consapevole - n. 13 Rivista
Bimestrale |
Macro
Edizioni ISBN:
9771825394001 Prezzo € 4,00
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su Macrolibrarsi IN PRIMO
PIANO SUL CONSAPEVOLE 13
Nella palude di Italiopoli
Intervista ad Oliviero Beha
di Sonia Toni
Giornalista della carta stampata, (“La Repubblica”,
“l'Unità”), radio, tv. Scrittore
e saggista molto attento ai risvolti storici, politici
e sociali degli avvenimenti trattati. Nella descrizione
dei fatti porta il lettore a farsi strada in un
labirinto in cui, senza il filo di Arianna della
sua abilità storica, si perderebbe inevitabilmente.
Con il suo ultimo lavoro, Italiopoli, Oliviero Beha
ci fa immergere, almeno fino alla cintola, in una
palude creata da una politica ignorante, truffaldina
e decisamente poco attenta agli umori di scontento
che, sempre più forti, hanno fatto nascere
le cosiddette "nuove resistenze": una
sorta di risveglio che sta cominciando a toccare
le persone sempre più da vicino. Che “la
bella addormentata nel bosco” (l'Italia) abbia
finalmente trovato uno straccio di principe in grado
di svegliarla?
Il business solidale
Ovvero il marketing del peacekeeping, della cooperazione
e del commercio equo
di Marco Cedolin
Ogni anno nel mondo 50.000 ONG ricevono oltre
10 miliardi di dollari di finanziamenti.
La sola Associazione delle ONG Italiane raggruppa
160 organizzazioni e gestisce 350 milioni di euro
l’anno.
Oggi quello in mano alle ONG è un vero
e proprio mercato economico gestito attraverso
le regole del marketing da professionisti della
“solidarietà” formati per mezzo
di master universitari e corsi di specializzazione.
Tutto questo ci fa pensare che la solidarietà
internazionale si sia trasformata in un lauto
business. A questo punto una domanda sorge spontanea:
siamo proprio sicuri che l’altrui “felicità”
passi per queste strade?
Compra! Compra! Compra!
Come mai la felicità è diventata
il carrello della spesa pieno e un lavoro frustrante?
di Saverio Pipitone
Wal-Mart e Ikea: due esempi perfetti delle strategie
messe in atto dalla grande distribuzione per farci
credere che “consumare conusumare consumare”
sia l’unico modo per vivere, e per farlo
felicemente. E quando il consumo diventa religione
– dogma indiscusso, necessità, vita
– ne nascono templi che affascinano il fedele.
Saverio Pipitone toglie la maschera alla GDO e
ci fa riflettere su quello che – tutti noi
consumatori del mondo occidentale – stiamo
diventando: una massa informe di lavoratori, consumatori,
debitori.
Se conoscere è il primo modo per cambiare
le cose prendiamo coscienza dei meccanismi del
sistema e riprendiamoci la nostra libertà,
ovvero: SMETTIAMO DI COMPRARE!
INDICE DEL NUMERO 13
IDEE SELVAGGE
Rinascere a casa
Friedrich Hundertwasser
PUNTI DI VISTA
Nella palude di Italiopoli – Intervista
ad Oliviero Beha
Sonia Toni
Italia, basta? – Intervista a Marco Della
Luna
Eduardo Zarelli
Speciale ONG. Il business solidale
Marco Cedolin
Speciale ONG. Chi aiuta l’Africa fa il suo
male
Massimo Fini
Predatori di Bambini – Intervista a Massimiliano
Frassi
La Redazione
Automobili, alcol, velocità
Grigio Gustavo Rosso
VECCHIE E NUOVE ECONOMIE
Speciale GDO. Compra! Compra! Compra
Saverio Pipitone
Latte crudo… alla spina
Le alternative concrete alla Grande Distribuzione
Monica Di Bari
Ampia scelta, prezzi convenienti…
Giada Saint Amour di Chanaz
AMBIENTE
Ricordiamoci il sole. Tutto quello che avreste
desiderato sapere sul solare,
e non avete mai osato chiedere
Carlo Bertani
Da rifiuto a risorsa: copiamo dalla Natura
Non si butta via niente
Sonia Toni
Quando gli Euro censurano Lavoisier
Stefano Montanari
La mobilità alternativa di JUNGO
Enrico Gorini
SALUTE
Pillola anticoncezionale: luci ed ombre
Intervista alla dottoressa Stefania Piloni –
ginecologa
Valerio Pignatta
Metodo Feldenkrais – Intervista a Tina Broccoli
La Redazione
Antibiotici e sistema immunitario
Ivana Iovino
Manipola, massaggia, rilassa: i libri della salute
RUBRICHE
Spizzichi e bocconi: notizie, segnalazioni, riflessioni,
spunti p. 60
Libri: novità macro edizioni
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Rivista
Bimestrale Il
Consapevole - n. 12 |
Macro
Edizioni ISBN:
Prezzo € 4,00
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su Macrolibrarsi LA CASTA
DEI PUPI E LE BANCHE DEI PUPARI
Quello che “La Casta” non dice ve lo
diciamo noi
Quello che Stella e Rizzo non dicono: la riforma
del sistema paese dietro il teatrino della politica.
Marco Della Luna parte da un’attenta analisi
del recentissimo libro La Casta evidenziandone
i limiti di allegro affresco del malaffare parlamentare
e spingendo la sua analisi dove gli autori del
libro non arrivano: al cuore del problema, ovvero
alla privatizzazione legalizzata della Banca d’Italia
e all’incremento del potere del sistema
bancario sulle nostre vite.
In questo numero gli interventi di: Marco Della
Luna, Eugenio Benetazzo, Maurizio Pallante, Marco
Cedolin, Massimo Mazzucco, Webster Griffin Tarpley,
Monica Di Bari, Associazione COMILVA.
In primo piano
Protossido di azoto per il motore della globalizzazione
– Eugenio Benetazzo
La globalizzazione è una conseguenza del
turbocapitalismo. Con questo termine si individua
una miscela esplosiva fatta da capitali presi
a prestito a bassi tassi di interesse ed un mare
di strumenti finanziari derivati presenti sul
mercato. Questa miscela funziona proprio come
il protossido di azoto nelle automobili da corsa:
una volta iniettato nel motore, fa raggiungere
performance strepitose. Tuttavia il protossido
d’azoto può causare l’esplosione
del motore,soprattutto se usato in maniera irresponsabile
e per un tempo eccessivo rispetto alla tolleranza
meccanica e termica del motore stesso.
Lo sgabello a tre gambe. Intervista esclusiva
a Maurizio Pallante – Marco Cedolin
Stili di vita individuali, innovazione tecnologica
mirata e impegno politico. Secondo Maurizio Pallante
la decrescita è come uno sgabello a tre
gambe: nel momento in cui uno dei tre sostegni
viene a mancare, la seduta rovina a terra. Per
questo ognuna delle gambe è ugualmente
importante rispetto alle altre, e tutte e tre
sono indispensabili e fondamentali.
Barattare, donare, riciclare
di – Monica Di Bari
Donare: dare ad altri spontaneamente e senza compenso.
Il dono non è sterile elemosina o un regalo
studiato per ricevere in cambio una contropartita
diretta. Donare significa far fronte all’esigenza
di un singolo che è comunque parte di un
gruppo, nella consapevolezza che prima o poi un’esigenza
simile toccherà al donatore stesso.
E inoltre
Non siamo noi i terroristi. Il mito dell’11
settembre – Webster Griffin Tarpley
Il fallimento della Costituzione Europea –
Eduardo Zarelli
Gli USA alla conquista dello spazio: intervista
a Gabriele Garibaldi
La Casta dei pupi e le banche dei pupari –
Marco Della Luna
Cambiare l’economia? Basta affidarsi al
cuore – Pierluigi Paoletti
Grandi opere: le alternative ci sono: intervista
a Marco Cedolin
Energia: 30.000 euro portati dal vento –
Carlo Bertani
Permacultura: l’impronta leggera del Basilico
Vaccini e bugiardini – Romina Alessandri
Quando lavorare non stanca: intervista ai fondatori
dell’Associazione Coscienza e Salute
Anteprima: dal Consapevole n. 12
Lo sgabello a tre gambe: intervista
esclusiva a Maurizio Pallante
Marco Cedolin
Clima, ambiente, grandi opere, rifiuti, energia.
Maurizio Pallante, sollecitato dalle domande di
Marco Cedolin, ci fornisce un ritratto chiaro
di quello che è il mondo attuale e delle
dinamiche e economiche che lo governano. Allo
stesso tempo ci offre una visione lucida, appassionata
ed estremamente concreta del mondo con la “decrescita
applicata”: un mondo di felicità
e benessere che tutti noi siamo chiamati a costruire.
Si sta parlando molto dell’effetto serra
e dei cambiamenti climatici in atto e futuri.
Nonostante le grida di allarme spesso vengano
condivise dai governi e dagli amministratori e
diffuse attraverso i grandi media, si percepisce
l’impressione che tali grida siano destinate
a cadere nel vuoto. Come mai questi soggetti,
che gestiscono le scelte politiche ed economiche,
da un lato lanciano l’allarme sulla degenerazione
dell’ambiente e del clima, e dall’altro
continuano a propagandare la crescita e lo sviluppo
come prerogative irrinunciabili per la costruzione
del futuro?
Il profeta Isaia diceva che Iddio acceca quelli
che vuol perdere. Martedì 26 giugno sul
giornale la Repubblica si faceva il resoconto
dell’ondata di caldo soffocante che aveva
investito il nostro paese (46 gradi a Catania).
Questi i titoli degli articoli: L’Italia
soffoca; Sud in ginocchio, due morti, black out
e incendi. Mezzo milione di anziani a rischio,
ecco il decalogo per proteggersi. Afa record,
l’Oms avvisa l’Italia “Ogni
anno cinquemila vittime”. Nelle pagine di
Torino, come se niente fosse, si propagandavano
le iniziative promozionali per la presentazione
di una nuova automobile Fiat. Questo il titolo
dell’articolo a tutta pagina: Cinquecento,
una festa olimpica. Due giorni in piazza, la settimana
prossima, per la nuova nata (sic!) Fiat.
Incapacità logica di fare il banale collegamento
tra le emissioni di gas serra degli autoveicoli
e l’innalzamento della temperatura terrestre?
Schizofrenia? Come si fa a raccontare con toni
drammatici i disastri causati da un problema che
sta stravolgendo il mondo e far festa per ciò
che lo causa? Questo atteggiamento da parte della
classe dirigente del nostro paese è più
pericoloso dell’effetto serra, che se si
volesse e se si fosse più responsabili
potrebbe essere affrontato con efficacia.
Ritieni che una società nella quale si
continua a perseguire la crescita dei consumi,
del pil, della movimentazione di merci e persone,
degli investimenti in grandi infrastrutture rappresenti
davvero, come molti sostengono, un approccio di
sviluppo sostenibile? Ed esistono nella realtà
dei fatti uno sviluppo ed una crescita sostenibili?
La locuzione “sviluppo sostenibile”,
è logicamente un ossimoro a cui qualcuno
prova a dare un significato, ma la maggior parte
delle volte è usato per nascondere, attraverso
un artificio verbale, le peggiori aggressioni
all’ambiente. Parlare di sostenibilità
in relazione alle grandi opere è soltanto
un imbroglio nel tentativo di acquistare il consenso
degli ingenui e dei disinformati. In senso buono
lo sviluppo sostenibile consiste nella scelta
di utilizzare tecnologie meno invasive nei confronti
degli ecosistemi, per poter continuare a crescere
economicamente. La crescita, senza attenuazioni
degli impatti ambientali che genera, corrode rapidamente
le condizioni che le consentono di proseguire.
Chi sostiene la necessità di sviluppare
le fonti rinnovabili in sostituzione di quelle
fossili compie un’operazione di questo genere.
Se il petrolio finisce e cambia il clima come
si potrà continuare a crescere? Per la
crescita sono indispensabili le fonti rinnovabili
perché si ritiene che siano illimitate
e pulite. Consentono di continuare a crescere.
Nel caso in cui, per assurdo, si arrivasse a trovare
una fonte illimitata e pulita, la crescita non
avrebbe più ostacoli a sfasciare il mondo,
trasformando in tempi sempre più brevi
quantità sempre maggiori di risorse in
rifiuti. Se il treno della crescita corre a velocità
folle verso un precipizio, lo sviluppo sostenibile
si limita a rallentare la velocità di questa
corsa, ma non la sua direzione. Ciò che
occorre è rallentare la velocità
del treno e contemporaneamente cambiare la direzione
dei binari su cui viaggia. Per sviluppare le fonti
rinnovabili e far sì che possano soddisfare
il fabbisogno energetico dell’umanità,
occorre inserirle all’interno di un processo
di diminuzione dei consumi energetici, attraverso
l’eliminazione degli sprechi, delle inefficienze,
degli usi impropri, allungando la durata di vita
degli oggetti, sviluppando una maggiore sobrietà,
riducendo le distanze tra i luoghi di produzione
e i luoghi di consumo, favorendo le economie locali
autocentrate e contrastando la globalizzazione.
In una parola: per invertire la tendenza autodistruttiva
in atto occorre produrre di meno e meglio.
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Rivista
Bimestrale Il
Consapevole - n. 11 |
Macro
Edizioni ISBN:
8875078262 Prezzo € 4,00
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su Macrolibrarsi In primo
piano
Da Ground Zero a Via Caetani
Cosa hanno in comune l’11 settembre e l’assassinio
di Aldo Moro?
Secondo Webster Griffin Tarpley, esperto di terrorismo
internazionale, le radici dell’attacco al
Word Trade Centre dell’11 settembre 2001 non
sono da ricercarsi nella grotta afgana di Bin Laden,
ma nella storia del terrorismo di Stato, realizzato
tramite la NATO e la CIA nell’Europa occidentale
nel secondo dopoguerra
La riforma del TFR: chi ci guadagna?
Eugenio Benetazzo, Marco Della Luna, Pierluigi
Paoletti: le opinioni “indipendenti”
sulla riforma del trattamento di fine rapporto
e la previdenza complementare: i rischi che corre
il lavoratore e quali sono i reali soggetti beneficiari
della riforma. Ovvero a chi giova?
La Rivoluzione della Permacultura:coltiva il
tuo cibo in 20 metri quadri
Cura della terra, cura delle persone e investimento
del surplus di tempo, denaro e materiali al fine
di realizzare questi obiettivi: la permacultura
non è soltanto un sistema agricolo, ma
un pensiero etico e filosofico, di pace e di cooperazione
Inoltre
Ma il lavoro è ancora un valore? - Massimo
Fini
Modesta proposta al sindacalismo per continuare
ad esistere: sciogliersi - Eduardo Zarelli Fidelizzati
e controllati - Monica Di Bari
Poco vicino sano: come cambiare il mondo (non)
mettendo mano al portafoglio - Saverio Pipitone
In un campo, a testa bassa. La raccolta delle
erbe spontanee - Marianna Gualazzi
I rifiuti nei polmoni. L’inceneritore del
Gerbido - Marco Cedolin
Vaccini e bugiardini - Romina Alessandri
Quanto l’Europa ficca il naso nel nostro
piatto
Anteprima
TFR
Perché sono tutti d’accordo?
Intervista a Eugenio Benetazzo
Eugenio Benetazzo vive a Milano, è soprannominato
ormai dalla critica mediatica il “Beppe
Grillo
dell’economia”. Operatore finanziario
indipendente, i suoi interventi e le sue interviste
sono stati pubblicati su diverse testate giornalistiche
indipendenti. Eugenio ci ha gentilmente concesso
questa intervista in materia di TFR.
Come mai tutti sembrano essere così d’accordo
sulla riforma del TFR? Destra, sinistra, sindacati,
grandi imprenditori, banche, assicurazioni?
La riforma del TFR è stata ampiamente pubblicizzata
e propagandata come una sorprendete opportunità
per il lavoratore dipendente, me l’opportunità
è per tutt’altra parte: in particolare
per il sistema bancario e parabancario. La riforma
non è stata presentata con i rischi e i
pericoli che comporta perché la stampa
di settore in Italia è schierata e un certo
tipo di informazione, che danneggerebbe l’elite
bancaria, non può essere divulgata.
Siccome vogliamo dare questo tipo di informazione,
cosa posiamo dire? Perché i lavoratori
non devono investire il proprio tfr in un fondo?
Dobbiamo prima di tutto capire cosa è successo
in questi 4 anni al sistema del risparmio gestito
in Italia: il sistema bancario che ha subito un
vero e proprio drenaggio di liquidità dovuto
a smobilizzi di capitale superiori agli investimenti.
Ovvero il saldo tra investimenti portati dai risparmiatori
e smobilizzi parziali o totali di investimenti
precedenti è negativo. Il che si traduce,
a seconda dell’anno di riferimento, da un
10 a un 20 miliardi di euro di deficit: il risparmiatore
italiano ha richiesto indietro al sistema bancario
e parabancario il denaro che precedentemente gli
aveva affidato.
Per quale motivo si è assistito a questo
tipo di drenaggio di capitale? Innanzi tutto per
le performance, in quanto il risparmiatore medio
si è accorto che il sistema di gestione
del risparmio è inefficiente e particolarmente
oneroso: tramite le sue commissioni di gestione,
di ingresso e di smobilizzo, carica costantemente
di costi fissi e variabili il risparmio che viene
allocato.
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Rivista
Bimestrale Il
Consapevole - n. 10 - aprile/maggio 2007
Rivista Bimestrale / Stili
di vita - Modi di pensare |
Macro
Edizioni ISBN:
9788875078149 Prezzo € 4,00
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su Macrolibrarsi Vivere
semplice e spregiudicato
Riprogramma i tuoi neuroni, vedi le assurdità,
cambia frequenza, chiedi di meno, annusa l’inquinamento,
doma il tuo ego
In questo numero:
L’Aquila e l’Ombra Cinese
USA e Cina alla conquista militare dello spazio
Gabriele Garibaldi
La rinnovata U.S. National Space Policy estende
allo spazio la logica della National Security
Strategy del 2002. Ne discende il tono unilateralista
e l’apertura all’effettivo armamento
dello spazio a tutela dell’attuale predominio
statunitense. Ma la Cina non è disposta
ad assistere passivamente. Il test anti-satellite
dell’11 gennaio scorso impone la scelta
tra due strade: o un trattato per il bando delle
armi nello spazio, o l’inizio di una corsa
al suo armamento
Faccio il pane e mi arrampico sugli alberi
Piccoli gesti di anarchia quotidiana: per vivere
in maniera semplice e spregiudicata
Marianna Gualazzi
Spregiudicato: che giudica con assoluta libertà
da preconcetti e pregiudizi, che manifesta piena
indipendenza di pensiero, di modi, di atteggiamenti.
Semplice: privo di decorazioni e ornamenti eccessivi,
essenziale. (De Mauro Paravia. Dizionario della
lingua italiana)
L’Arabia Saudita dei Biocarburanti
Andrea Markos
Stiamo assistendo ad un paradosso senza precedenti:
in tutto il mondo si stanno destinando enormi
estensioni di suolo agricolo allo sfruttamento
intensivo non per produrre cibo, ma per produrre
carburanti. Per molti paesi in via di sviluppo
la strada dei biocombustibili risulta appetibile:
laute sovvenzioni statali incoraggiano l’impresa.
E mentre la deforestazione avanza a ritmi serrati
il prezzo di mais, soya e girasole si lega a quello
dell’energia, con effetti negativi facili
da immaginare
E ancora:
Aprite le vostre menti e date una possibilità
al vostro cuore. David Icke
Una vita a rate. Il business dell’indebitamento
privato. Pierluigi Paoletti
Fair Trade nel carrello della spesa. Monica Di
Bari
Sotto la banca la capra crepa. Vivere ai margini
del sistema bancario. La Redazione
Yucca Mountain: un cimitero di scorie nucleari.
Marco Cedolin
Le ragioni dell’Acqua. Carlo Bertani
La rivoluzione copernicana della diagnosi medica.
Associazione ALBA
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