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NEALE DONALD WALSCH

 


ESERCIZI DI VITA
la pratica quotidiana della saggezza
( estratti dal libro )

 
Neale Donald Walsch
Esercizi di vita
La pratica quotidiana della saggezza
Sperling & Kupfer Editori
ISBN: 8820035820
Prezzo € 17,00
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l'abbondanza

La più grande ironia della vita è che tutto ciò che vogliamo l’abbiamo già. Abbiamo in grande abbondanza ciò che desideriamo.

Forse non crederete che nel vostro caso, o per altre persone che conoscete, sia vero, ma è proprio così, ed è solo la convinzione che non lo sia a farlo sembrare falso nella nostra esperienza.

Il punto di vista gioca un ruolo importantissimo riguardo al modo in cui sperimentiamo la vita. Ciò che uno chiama “scarsità”, per un altro è “abbondanza”. Le nostre definizioni creano le nostre esperienze personali. E in seguito alle esperienze, le definizioni (ciò che io chiamo le nostre decisioni sulle cose) si fanno più salde. Se diciamo che una cosa è in un modo, sarà in quel modo.


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Appena decidete e dichiarate che la vostra vita non ha nulla a che fare con voi e con il vostro corpo, tutto ciò che avete sempre cercato, desiderato e lottato per ottenere vi arriverà automaticamente, che ironia, vero! E non ve importerà nulla. Perché ormai non ne avrete più bisogno. Vi godrete ogni cosa, certo. Ma non ne avrete bisogno. E finalmente avrete finito di lottare.



le relazioni

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Forse nulla ha causato tanti problemi e tanto dolore alla nostra specie quanto ciò che è stato creato per darci la gioia più grande: i nostri rapporti con gli altri.

Non abbiamo trovato un modo di vivere in armonia, a livello individuale, collettivo, sociale o politico. Ci è già molto difficile andare d’accordo, figuriamoci amare il prossimo.

Di che cosa si tratta? Da che cosa dipende? Io credo di saperlo grazie a ciò che Dio ci comunica in Conversazioni con Dio: molti di noi costruiscono delle relazioni per i motivi sbagliati. Cioè per motivi che non hanno nulla a che fare con lo scopo principale della nostra vita. Quando il motivo per entrare in un rapporto è in sintonia con il motivo dell’anima, non solo i nostri rapporti diventano sacri, ma anche gioiosi.


PAG. 96
L’amore dice:”Ciò che voglio per te è ciò che tu vuoi per te”. L’amore dice: “Ciò che scelgo per te è ciò che tu scegli per te”. Se dico:”Scelgo per te ciò che io voglio per te, non ti amo. Amo me stesso attraverso di te, perché desidero ricevere ciò che voglio, invece di vedere te che ricevi ciò che vuoi.


PAG. 98
L’amore non dice mai di no. Sapete come lo so? Perché Dio non dice mai di no. E Dio e l’amore sono altri due termini intercambiabili. Dio non vi dirà mai di no, qualunque cosa chiediate. Anche se pensa che vi metterà nei guai. Dio non dice mai di no perché sa che alla fine non correte un grosso rischio. Non potete danneggiarvi in modo tale da non essere più.Potete soltanto evolvervi e crescere, diventando sempre più chi siete realmente. Perciò Dio dice:”Scelgo per te ciò che tu scegli per te. E ti sfido a fare la stessa cosa con le persone che tu ami”.


PAG. 110
I problemi che tradizionalmente causano lotte di potere tra le persone quasi sempre hanno a che fare con il tempo, la disponibilità e le attività dell’altro. In altre parole, non passi abbastanza tempo con me, sei impegnato in attività che io non approvo. E combattiamo su tali questioni.

Ecco un esempio tratto dalla vita quotidiana:
improvvisamente il vostro coniuge si butta anima e corpo nel lavoro, e mentre prima passava molto tempo con voi, ora, dopo otto o dieci anni di matrimonio, ne trascorre pochissimo. E questo provoca un contrasto, perché voi vorreste avere il controllo del suo tempo.

Allora dite: “Ascolta, io voglio che passi in famiglia almeno tre fine settimana su quattro. Non voglio che tu sia sempre in giro, sempre impegnato in qualche grande progetto, o preoccupato per qualche problema di lavoro. Non mi presti nessuna attenzione”. Forse non usereste esattamente queste parole, ma il concetto sarebbe questo:
“Voglio la tua attenzione, e il tuo tempo”.

E così inizia una lotta di potere.Forse il vostro partner cercherà di negoziare: “Okay, starò via soltando un week-end al mese, o al massimo due”. Si arriva a un accordo, ma se poi un mese il partner passa tre fine settimana fuori casa, inizia a sentirsi in colpa, a sentirsi controllato, inizia a covare risentimento e presto ne segue un conflitto: “Che diritto hai di venirmi a dire come devo impiegare il mio tempo?”

Io non entrerei mai in una lotta del genere. Se mia moglie facesse una cosa qualunque che io non approvo, o che per me non funziona, direi semplicemente: “Ascolta, tu hai il diritto di fare ciò che vuoi, però a me non piace che tu passi tre fine settimana al mese lontano da casa. E devo informarti che se continuerai a farlo, mi troverò qualcun altro con cui passare i fine settimana. Questa nin è una minaccia. Non sto cercando di ricattarti. Sto solo annunciando ciò che funziona per me. Mi piace stare con qualcuno. Desidero condividere i giorni e il tempo della mia vita con una persona che amo. Se tu non vuoi essere quella persona, va benissimo, perciò fai come preferisci. Non c’è rancore, né rabbia, né desiderio di farti sentire dalla parte del torto. E’ solo una dichiarazione di come stanno le cose. Lascia che chiuda la discussione con questa frase: se io dovessi scegliere una persona da amare saresti tu. Perciò porto questo anello al dito. Tu non sei obbligata a fare la mia stessa scelta in questo momento, tuttavia devi sapere che anche se sei la prima persona che vorrei, posso scegliere anche qualcun altro”.


PAG. 115
La mia domanda riguarda il fatto di rispecchiarsi nei rapporti. Sai quando si dice che ciò che no ti piace negli altri e ciò che non ti piace in te stesso. Potresti parlarne?

Sai, ora non c’è quasi nulla che non mi piaccia negli altri, perché ho imparato molto tempo fa che ciò che non mi piaceva in loro corrispondeva a qualcosa in me che non amavo. E negli ultimi anni ho imparato ad apprezzare tutto di me. Non è straordinario? Voglio dire, per voi che ve ne state li seduti a guardarmi deve essere difficile da credere, ma è vero: io mi piaccio molto. Mi piacciono il mio aspetto fisico, i miei atteggiamenti, le mie idee, la mia spontaneità, quella parte di me che non è affatto convenzionale. Sapete, mi piace anche come rido. Mi piace proprio tutto di me, ed è la prima volta nella vita che mi sento così. E poiché mi sento così, ci sono pochissime cose che non mi piacciono negli altri. Sono diventato terribilmente tollerante. E’ straordinario: vedo le persone intorno a me e le amo tutte. Trovo accettabili comportamenti, caratteristiche e tratti della personalità che solo pochi anni fa avrei rifiutato in blocco.

Perciò credo che l’amore di sé generi un amore enorme per gli altri, perché uno pensa: Bè, se
posso amare me stesso, posso davvero amare qualunque cosa.



la vita olistica

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Che sosa significa “essere sulla via”? O vivere una vita integrale e santa? Esiste un modo di applicare nella quotidiana esistenza i messaggi di tutti i libri spirituali? Le risposte ci sono state date molte volte, in molti modi diversi, da molte fonti. Eppure non le viviamo. In generale, non prestiamo attenzione alle parole di coloro che ci offrono una guida spirituale. E il risultato è che abbiamo perso la strada. Il mondo ha perso la sua strada. Ma non possiamo permetterci di continuare così. Il tempo sta finendo. Per noi, individualmente, e per la famiglia umana. Ogni giorno che passa è un giorno in meno che vi resta da vivere sulla terra, in questo corpo, per compiere ciò per cui siete stati chiamati. Vi è chiaro che cosa siete venuti a fare? E lo state facendo? Oppure perdete tempo, ancora cercando, vagabondando, in preda ai dubbi? Se questo è il vostro caso, vi invito a smettere. Le risposte sono qui. Ci sono state date. Tutte le grandi tradizioni di saggezza le hanno. E ora sono più accessibili che mai. Non dobbiamo più dipendere dal fatto che tali verità passino attraverso racconti orali, o pergamene perdute e ritrovate dopo molto tempo. Ora abbiamo mass-media, Internet. Abbiamo una distribuzione a livello mondiale di libri e video. Oggi non si ha davvero bisogno di andare lontano per trovare ciò di cui si ha bisogno.
In verità, anche prima era così. Le risposte sono sempre state qui, dentro di noi. Questa è la verità che tutte queste informazioni ora facilmente accessibili mi hanno portato a comprendere.
Le risposte alle domande più importanti della vita ci sono state date, nel Corano, nella Bhagavad Gita, nel Tao-te Ching. Nella Bibbia,nel dhammapada, nel Talmud, nel libro dei Mormoni, nelle Upanishad, nel Canone Pali e in centinaia di altyri scritti. La questione non è quando riceveremo le risposte, ma quando saremo disposti ad ascoltarle.


PAG. 142
A volte guardando qualcuno possiamo quasi misurare, da uno a dieci, la quantità di dolore che si porta dietro. Dolore che senza dubbio per lui è molto reale, ma che ora probabilmente non gli serve più e che non ha a che fare con il presente, ma con il passato. Tali persone spesso non vogliono abbandonare il proprio dolore, non perché non lo desiderino, ma perché si sono convinte che non sia possibile.
“Neale, tu non capisci. Se ciò che è accaduto a me fosse successo a te, allora comprenderesti. Ma è chiaro che non puoi”.
E non permettono a nessuno di mandare via il proprio dolore, perché sanno che ,lo lasciano andare, dovranno abbandonare tutto il loro dramma, tutto ciò che giustifica il loro modo di essere e in cui hanno vissuto per anni. Anche se a volte sono passati dieci, venti o trent’anni dal giorno in cui hanno ricevuto l’offesa o il danno di cui parlano.
Attaccarsi a questo, renderlo parte della propria realtà quotidiana, non serve che a permettere alla persona che vi ha fatto soffrire di continuare a farvi soffrire per altri trent’anni.


PAG. 146
Il vivere solistico inizia, continua, finisce e procede verso un’espressione di sé integrale e completa. E chi la raggiunge si dice che vive in modo santo. Ciò significa usare in modo coordinato tutti e tre livelli di creazione e i sette livelli di energia che chiamiamo chakra del corpo umano. Il vivere solistico suggerisce di non abbandonare le esperienze dei chakra e di non negare nessuna delle energie che scorrono dentro di noi.
... alcuni pensano che una vita altamente spirituale richieda il celibato, la castità, o comunque la negazione della nostra energia sessuale. E credono che coloro che godono e trovano gioia nell’espressione della loro sessualità umana non siano molto evoluti. Un giorno forse capiranno.
C’è tutta una scuola di pensiero secondo cui le persone davvero spirituali hanno poco o nulla a che fare con il sesso. Di fatto, tale scuola di pensiero in alcune tradizioni si spinge fino a chiedere agli adepti di rinunciare completamente a esprimere la loro sessualità, per potersi definire membri di quella particolare cultura o sottocultura.
Ho parlato con Dio di questo, perché si trattava di una cosa che volevo sapere. Gli ho chiesto: “Dio, è vero che per vivere una vita solistica, per sperimentare ed esprimere la parte più grandiosa di chi sono , devo negare la parte più bassa di chi sono?”

PAG. 149
E mi chiedevo: “ Come può essere? Dio vuole davvero questo da noi?”
Poi Dio mi disse che per vivere in modo solistico è importante vivere l’energia di tutti i chakra del corpo. Viviamo integralmente l’energia del chakra radice, del chakra del potere, del chakra del cuore e del chakra più alto di tutti.
Ma non si tratta di arrivare al punto più alto e poi di abbandonare i cinque più bassi. Non si tratta di tagliare via il pezzo… Non intendevo quello che pensate voi, non capisco perché ridete… Un pezzo della nostra esperienza, volevo dire. Non si tratta di separarsi dai cinque chakra inferiori e far risiedere il nostro essere soltanto negli ultimi due, o addirittura solo in quello più alto. Non si tratta affatto di questo. Bisogna sollevare l’energia, ma senza perdere il collegamento con i chakra inferiori. Allora potrete dire di vivere olisticamente.


PAG. 150
Vivere in modo olistico significa ricontestualizzare tutta la nostra vita, arrivando a una nuova comprensione di come funziona l’intero processo che chiamiamo vita. Implica arrivare a una nuova chiarezza su ciò che siamo, su chi siamo realmente. La maggior parte delle persone ha sempre trovato estremamente difficile, fin dall’inizio dei tempi, vivere a partire dall’idea più vasta di chi siamo realmente. E il motivo di questa difficoltà è il fatto che siamo intrappolati nella paura. La vita di moltissime persone è controllata dalla paura, anche se a livelli diversi.

 
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